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Un nuovo investimento per un futuro circolare

L'investimento nell’impianto di rifusione situato ad Atessa, Italia.

WICONA investe nella sostenibilità e nell’urban mining

WICONA, leader nei sistemi di finestre, porte e facciate in alluminio a basso impatto carbonico e circolare, annuncia un importante investimento nel suo impianto di rifusione di Atessa, in Italia. Grazie a questo sviluppo, l’impianto sarà in grado di produrre alluminio post-consumo CIRCAL 75R, segnando un passo significativo nel percorso di circolarità dell’azienda.

Dal 2018 WICONA ha costantemente ridotto l’impronta di carbonio dei propri prodotti, puntando sull’utilizzo di materiali riciclati a basso contenuto di carbonio. Il percorso è iniziato con un progetto pilota che utilizzava CIRCAL 75R: sei anni dopo, l’uso di alluminio riciclato proveniente da materiali a fine vita è diventato uno standard per tutte le principali linee di prodotto, superando l’approccio limitato a singole richieste dei clienti.

L’impegno di WICONA per la circolarità non si limita all’incremento della produzione di alluminio riciclato. L’azienda promuove la decarbonizzazione nel settore delle costruzioni attraverso l’“urban mining”, trasformando vecchi edifici in nuove strutture. La strategia prevede anche solide partnership con clienti e fornitori per creare un sistema a ciclo chiuso, che garantisca la raccolta e la trasformazione responsabile dei componenti in alluminio per finestre, porte e facciate, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza delle risorse.

Impatto ambientale e prospettive future

Privilegiare materiali riciclati a fine vita permette a WICONA di contribuire concretamente alla riduzione dei rifiuti e allo sviluppo di un’economia più circolare. “Abbiamo raggiunto un traguardo importante,” commenta Henri Gomez, Senior Vice President. “Grazie alla collaborazione con i nostri clienti nella raccolta dei vecchi telai in alluminio e con i fornitori per trasformare i rifiuti a fine vita in nuovo materiale riciclato, oggi possiamo recuperare e riciclare quasi il 100% dell’alluminio utilizzato per finestre, porte e facciate (escluso il vetro). L’urban mining rappresenta il futuro del settore delle costruzioni ed è la chiave per una reale decarbonizzazione.”

La fase successiva del progetto prevede l’incremento dei punti di raccolta e riciclo in tutta Europa, per ottimizzare il recupero dei materiali dai progetti di ristrutturazione. “La principale sfida è la distanza tra i cantieri e i nostri impianti di selezione e riciclo. Con stabilimenti in Germania, Lussemburgo, Spagna e Regno Unito, mancava una posizione strategica per servire efficacemente l’Italia e i paesi vicini, dove la domanda di ristrutturazioni è in crescita. L’investimento di 14,8 milioni di euro a Atessa non solo aumenterà la capacità produttiva di CIRCAL di 20.000 tonnellate, ma ci permetterà anche di ampliare la nostra copertura geografica, servendo gran parte delle regioni europee,” conclude Henri Gomez.

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